GRG GRUPPO RESURRECTION GARDEN

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 Resurection Garden Kenya               Ottavio Santoro

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Abbiamo accolto la richiesta del Gruppo Scirawa a Kadongo (Kenia)di partecipare al progetto di un acquedotto.Con questo gruppo il GRG collabora già da tempo pagando le spese scolastiche a sedici ragazzi.

A fronte di un progetto del costo totale intorno ai ventimila euro,il GRG ha partecipato con cinquemila euro e questo video è la dimostrazione che i lavori sono cominciati scavando prima il pozzo trovando l’acqua e in seguito si farà la canalizzazione.

 

Dove non c’è acqua non c’è vita.



PRANZO DI OTTOBRE E CENA DI NOVEMBRE 2023 A CASTELNUOVO


 

NUOVI ARRIVI DI BIMBI CHE SPERANO DI ESSERE ADOTTATI 2023

AGGIUNTI OGGI 10 DICEMBRE 2023 N. 14

 


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NUOVE ADOZIONI MARZO 2022

 

100%

La nostra  Associazione  GRG Gruppo Resurrection Garden è nata nel 1991 da un’idea del Presidente Romolo Levoni.  Si  cominciò a lavorare, scegliendo di aiutare ibambini africani, tramite i Padri della “Consolata Missionaries” che operano in quelle terre sin dal lontano 1902. Dal 1999 siamo un’Associazione di Volontariato O.D.V regolarmente registrata. Abbiamo due sedi, una a Lama Mocogno ed una a Castelnuovo Rangone. Come riportato sui nostri dépliants “ Noi LAVORIAMO GRATUITAMENTE, Voi OFFRITE LIBERAMENTE. Il tutto va INTERAMENTE e DIRETTAMENTE a Loro”.Frequentiamo Fiere, Sagre e Manifestazioni, anche con il nostro mulino ad acqua offrendo prodotti esclusivi ma, soprattutto, proponendoadozioni a distanza. La nostra maggior forza e garanzia sono, in ogni caso, i Missionari della Consolata in Kenya, i quali offrono certezze ed esperienze davvero uniche.

Da vent’anni ripetiamo nei nostri dèpliants

Tutti i bambini debbono poter diventare Cittadini del mondo là nella loro terra.

 “ Continua presso la F.Y.U. e presso la  Mutuini Educational Centre il Progetto della Scuola di Computer,reso possibile grazie all’aiuto del G.R.G., come potete vedere nella sezione COSA FACCIAMO – COSA ABBIAMO FATTO di questo sito.Premesso che queste scuole sono aperte anche a ragazzi non sostenuti dal G.R.G. o attraverso adozioni,potete consultare i risultati della Scuola di computer nella sezione Pagelle

 

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PER QUALSIASI INFORMAZIONE TELEFONARE A SOTERO TEL.3204386142 O VALTER TEL.3394043116 OPPURE NADIA TEL.3409022184

 -------------------------------------------------------------------------------------Carissimi amici

Le nuove quote sono queste : per l’asilo € 100,00 – per le scuole primarie la quota rimane invariata a € 160,00 – per la Famiglia Ya Ufariji € 280,00; abbiamo poi aggiunto una nuova quota da € 500,00, per chi volesse continuare a sostenere il ragazzo dopo le primarie e farlo proseguire negli studi, se ne ha le capacità : in Kenia  viene ammesso alle scuole superiori solo chi  raggiunge un certo punteggio alle primarie ed avendo anche  costi abbastanza elevati,  non tutti riescono ad accedere alle scuole superiori.La suddetta cifra,pur non coprendo l’intero costo scolastico, darebbe comunque al ragazzo ed alla famiglia un riguardevole aiuto 

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LA CUNSINZIA

2014-02-19

Eilàaa… Bongióren! O bonasìra s’lè già basôra. Pomeriggio, per gli uomini “in lingua”.

I fat (i fatti): (1) Un giovane, in motocicletta, strappa la borsa a una donna ma poi cade

anche lui a terra. Un extracomunitario che chiedeva l’elemosina interviene e “salva entrambi”.

(2) Una giovane soldatessa aiuta una gatta a partorire. Secondo gli ordini, non doveva: punita.

Secànd mè, ièin du fat important. Ièin véra perchè ièin sucès e-ièin important perchè i

riguerden, purtròp, la vétta ed tót i dè e la nostra cunsinzia (coscienza: così tradotta nei dizionari

dialettali antichi ma scarsamente in uso).

Àl prem (1). A l’avàm vést a la televisiòun. Che si trattasse di uno scippo, non vi è alcun

dubbio così come il fatto che solamente quell’uomo che stava lì a chiedere l’elemosina sia stato

l’unico ad intervenire prontamente. Lasàm pérder àl rest mo dmandàmes: perché sól àl “povero

negro” rompiballe elemosinante e mal sopportato e non gli onorati cittadini lì attorno?

Préma a vói sèinter Piròun…

Àl secànd (2) forse meno noto e forse ritenuto anche marginale. Una gattina, in Kosowo

(area militare) la smérgla (miagola) dispereda: l’è zóvna… l’è la préma volta… l’àn glà chèva

brisa…non ce la fa a partorire. Poco distante da lei c’è B.B. una giovane, Ufficiale Medico.

Ippocrate gli impone di salvare la natura e lei interviene ma sarà punita perché ha contravvenuto al

“divieto di avvicinare animali randagi” emesso dal Comando. E anch per quàst a vói sèinter Piròun

Mo savìv perché in vói descarrer cùn Piròun?

Préma ‘d tót perché l’è s’cèt (schietto) e po’ perché às trata ed questiòun morèl che-egliàn

sèimper riguardê la véta di àm da che mónd è mónd (questioni che hanno sempre riguardato la vita

degli uomini da che mondo è mondo) e in tót i teimp; e àl mónd ed Piròun àl le cgnóss méi lò ed tót

nuèter… ànch s’a descuràm in dialàt. A propòsit, àl savìv che èl paròl ubbidire o disobbedire en

ghèin brisa, in dialàt? In ûs, magari, às prév dir “der a mèint” e “fèr a-l’arvérsa”… Fate voi.

Ed è proprio a questo punto che Piròun si sente chiamato in causa.

A tal dégh mè! Me pèder, i mê vèc… i-m’àn sèimp’r-insgnê (mi hanno sempre insegnato)

che quàl c’a còunta l’è la tô cunsinzia, la leg ed Dio préma che quàla di àm. I àm i se sbàglien.

Doun Vasco, cl’andèva in Osteria e, s’la ghe scapèva, àl la feva anch còuntra-i-mur… al giva che

l’era l’eceziòun ech confermeva la regola e àl cuntèva la partìda d’un Pepa cl’iva dê orden d’àn

dir gnint mèinter i tirèven sò un bagài… lè… un ombellisco. Beh… àgh fò un c’àl gè “aqua a le

corde!” perché àl fumèven… e achsè al salvè àl belisco. E àl Pepa, invece che cupèrel perché l’iva

derscórs, àl-gh’dè di sold e di eter premi.

E a cla breva Duturàssa ch-l’à salvê la gatèina cùn i sô micìn l’à ciapê invece una

puniziòun! Forse cl’orden chi avìven scrét l’era gióst mo la gatèina l’era ed sicùr piò importànt.

E per via dàl sippio (lo scippo)…bhè…ai noster tèimp àn ghéra brisa… E menga sól perché

a-gh’éra del moto tante gròsi e rumorosi che’t-li sintìv arivèr zèint méter prèma, mo perché tót i se

srén méss a urlèr “dèi a-al lèder… dèi àl lèder” e i l’avrén ciapê in du e du quàter (dài al ladro.. e

preso immediatamente) e purtê a chèlz in dàl c.. in Casérma, dai Carabinér e po’, sèinza tanti

denunzi, l’éra un lèder per tóta la véta! E per via ed la limósna, a pert ed quàla c’as feva in Ciesa,

agh’éra chi soquànt puvràt sèinza cà e sèinza famìa ch-i girèven tót i paés chè intórna, i magnèven

quàl che te-gh-dèv e i durmìven in dla tésa d’un quèch cuntadèin… Iéren i solit… dô-trê volt

al’an… E po’ ànch i zéngher. Is fermèven soquànt dè e po’ quand àl cuntadèin àn sintiva piò àl gàl

cantèr a vliva dir chi éren andê via…

I rubèven, sè, mo l’era una specie ed tàsa …piò simpatica e ùtil ed quili dàl dè d’incô.

 
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