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Resurection Garden Kenya Ottavio Santoro
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RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI PUBBLICI RICEVUTI NELL’ANNO 2021
(Ex Legge 124 del 2017)
DENOMINAZIONE E CODICE FISCALE DEL SOGGETTO RICEVENTE (ASSOCIAZIONE)
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DATA DI INCASSO
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SOGGETTO EROGATORE |
CAUSALE (ad esempio, liberalità o contributo su un progetto specifico) |
SOMMA INCASSATA |
18/02/2021
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Comune di Castelnuovo Rangone |
Contributo |
1609,45 |
29/10/2021
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5 per mille 2019 |
13361,15 |
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TOTALE CONTRIBUTI |
14970,60 |
Luogo e data: Lama Mocogno, 22/06/2022 Firma del Presidente
IN RICORDO DI ERMES RINALDI
A CURA DI MARCO GIBELLINI
A-t salùt, Gabiàn!!!
Il giorno, 6 giugno, ci ha lasciato Ermes Rinaldi, da quasi sessant’anni gestore con la moglie Bruna, dell’omonima trattoria di via Ganaceto. Su quel locale si è scritto tanto, come anche di Ermes, della Bruna, e delle tante specialità della loro cucina, rigorosamente modenese, dispensate ai clienti-amici, che ogni giorno provavano a entrare. Sì, perché il posto era piccolissimo, ed Ermes chiudeva il sabato sera e la domenica. Tante volte invitò a pranzo me e mia moglie Marisa (naturalmente chiarì subito che avremmo poi pagato…). Però, noi lavoravamo fino alle 14,30, compreso il sabato, e lui non accettava prenotazioni, men che meno telefoniche. E allora gli dicevo: Ermes, può mai essere che per venire a magiare da te dobbiamo prendere un giorno di ferie? E allora ci spiegò il perché di quello strano orario: quando negli anni ‘50 iniziò a lavorare come garzone, la trattoria che poi diventò sua, era frequentata esclusivamente da operai e da povera gente, che di sera, e di domenica, mangiavano a casa. E lui ha mantenuto la tradizione. Questo lo raccontò in Kenya, durante un viaggio con Romolo Levoni e altri amici, per portare un po’ d’aiuto, di solidarietà e di amicizia ai missionari della Consolata di Torino, che da oltre un secolo si occupano delle tante povertà di quel paese. D’altra parte due personalità come Ermes e Romolo erano destinate a incontrarsi e collaborare. Siamo stati con loro in “giro” per il Kenya nel 2009 e nel 2011, e posso assicurarvi che ognuno era un vulcano d’idee e d’iniziative. Ricordo solamente le migliaia di pezzi di gnocco, fritti e venduti da Ermes e dai suoi amici, in piazza della Pomposa, il cui ricavato era interamente versato all’associazione G.R.G. (Gruppo Resurrection Garden), fondata da Romolo Levoni nel 1991 per portare aiuto ai bambini del Kenya. Penso di avere scattato decine di fotografie di Ermes, attorniato da bambini, che per lui era inconcepibile, che in questo mondo così progredito, soffrissero ancora la fame, la miseria, la mancanza di medicine e di scuola. Come lui quando era bambino. Insomma, un omone col cuore d’oro, innamorato della sua Bruna. Così lo ricordo e lo saluto, con quel nome “Gabìan” che affibbiava a tutti quelli che frequentavano il suo locale. Ma, attenzione, se gabiàn nel gergo modenese indica una persona scimunita, sciocca, per lui era esattamente il contrario: Gabìan erano i suoi migliori amici, quelli a cui più teneva. E allora caro Ermes, ti saluto, “a-t salùt, Gabiàn”.
Ùn gabiàn a Mòdna. In ricordo di Ermes Rinaldi e Romolo Levoni.
Una poesia in dialetto di Modena, scritta da Romolo Levoni per Ermes e tutti gli amici della Pomposa, che per tanti anni hanno raccolto aiuti da inviare ai bambini più poveri del Kenya. Un grande “grazie” a Ermes, ai suoi amici, e a chi continua ad aiutare l’associazione G.R.G. (Gruppo Resurrection Garden) a proseguire il progetto trentennale di Romolo, per realizzare adozioni a distanza e altri progetti umanitari in Kenya, in collaborazione con i padri missionari della Consolata di Torino.
Ùn gabiàn a Mòdna
A-ghè ‘na gran samàna ‘sta not, sóv’r-a-l’altana. I triganèin mudnés ièin agitê, per via d’un’ et’r usèl, mai vést, c’àn-nés-sà cus’al sia. Àl per una cumàta, cùn el sô grandi êl… àl blésga immèz a-l’ària alzér come-ùn mantêl… L’è stóf e megher stlê… Àl dis c’al vin de’d via… Àl zzérca un certo Ermes… C’al gà ‘na Tratoria… Dàl Kenya, un biglitèin mandê chè da-i sô fiô… |
chi-èin in adozioun cùn di-èter ragazô… Perbàco! L’è che vsèin… a te’gh purtàm dmatèina pasànd da la Pumpósa e da la Ghirlandèina…
Àl gióren dop, insàmm, i fàn soquànt girtèin po’, quànd i-àl vàden fóra, zò cùn àl biglitèin!
‘N’ucèda…nes in aria, i oc sàt a la man… un ùrel… come-àl troun: hei!... tè… vin chè… GABIÀN ! |
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FESTA DELLA MANYATTA
Abbiamo fissato la data della Festa della Manyatta per il giorno 3 Luglio
A Castelnuovo Rangone
Programma :
Ore 11 SS.Messa celebrata da Padre Gigi Anataloni,Missionario Consolata
Ore 12,30 Pranzo presso Oratorio Parrocchiale,organizzato dagli amici del Circolo stesso.
Per organizzare al meglio la giornata è auspicabile la prenotazione ai soliti referenti: Franco Torricelli 3381751297
Claudia Franchini 3406609404
Sotero Marasti 3204386142
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Carissimi tutti
Vista la situazione che si è venuta a creare con la guerra Russia/Ucraina,anche il GRG ha pensato di dare un’aiuto a tutta questa povera gente Ucraina che scappa dalle zone di guerra.
Il nostro piccolo aiuto,millecinquecento €, l’abbiamo destinato direttamente tramite “ Missioni Consolata”ad una parrocchia gestita da Padri della Consolata ai confini tra Ucraina e Polonia,alla quale molti si sono rivolti per chiedere aiuto ,alloggio e protezione.
La nostra offerta servirà per l’acquisto di generi di prima necessità.
Uniamoci tutti in preghiera insieme a Papa Francesco,perché abbia subito a finire questo massacro di vite umane.
La nostra Associazione GRG Gruppo Resurrection Garden è nata nel 1991 da un’idea del Presidente Romolo Levoni. Si cominciò a lavorare, scegliendo di aiutare ibambini africani, tramite i Padri della “Consolata Missionaries” che operano in quelle terre sin dal lontano 1902. Dal 1999 siamo un’Associazione di Volontariato O.N.L.U.S. regolarmente registrata. Abbiamo due sedi, una a Lama Mocogno ed una a Castelnuovo Rangone. Come riportato sui nostri dépliants “ Noi LAVORIAMO GRATUITAMENTE, Voi OFFRITE LIBERAMENTE. Il tutto va INTERAMENTE e DIRETTAMENTE a Loro”.Frequentiamo Fiere, Sagre e Manifestazioni, anche con il nostro mulino ad acqua offrendo prodotti esclusivi ma, soprattutto, proponendoadozioni a distanza. La nostra maggior forza e garanzia sono, in ogni caso, i Missionari della Consolata in Kenya, i quali offrono certezze ed esperienze davvero uniche.
Da vent’anni ripetiamo nei nostri dèpliants
Tutti i bambini debbono poter diventare Cittadini del mondo là nella loro terra.
“ Continua presso la F.Y.U. e presso la Mutuini Educational Centre il Progetto della Scuola di Computer,reso possibile grazie all’aiuto del G.R.G., come potete vedere nella sezione COSA FACCIAMO – COSA ABBIAMO FATTO di questo sito.Premesso che queste scuole sono aperte anche a ragazzi non sostenuti dal G.R.G. o attraverso adozioni,potete consultare i risultati della Scuola di computer nella sezione Pagelle
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PER QUALSIASI INFORMAZIONE TELEFONARE A SOTERO TEL.3204386142 O VALTER TEL.3394043116 OPPURE NADIA TEL.3409022184
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Le nuove quote sono queste : per l’asilo € 100,00 – per le scuole primarie la quota rimane invariata a € 160,00 – per la Famiglia Ya Ufariji € 280,00; abbiamo poi aggiunto una nuova quota da € 500,00, per chi volesse continuare a sostenere il ragazzo dopo le primarie e farlo proseguire negli studi, se ne ha le capacità : in Kenia viene ammesso alle scuole superiori solo chi raggiunge un certo punteggio alle primarie ed avendo anche costi abbastanza elevati, non tutti riescono ad accedere alle scuole superiori.La suddetta cifra,pur non coprendo l’intero costo scolastico, darebbe comunque al ragazzo ed alla famiglia un riguardevole aiuto
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RISTORANTE MONTEBUONI - TAVERNUZZE FIRENZE
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Lama Mocogno 19/03/20
Chiediamo scusa se a chi ha pagato il rinnovo dell’adozione o, a chi ha fatto delle offerte non gli arriverà subito la ricevuta,ma per i motivi che tutti ben sappiamo,non possiamo raggiungere la sede in Via Scoltenna.
Per eventuali urgenze,ci potete contattare ai seguenti numeri di telefono : Sotero 3204386142---Walter 3394043116
Abbiamo inoltre deciso di contribuire come Associazione alla raccolta fondi per combattere questa pandemia e abbiamo destinato per la Protezione Civile Regionale € 1000,00 e € 500,00 alla Croce Verde / Avap di Pavullo,per l’acquisto di apparecchiature per l’Ospedale locale.
Il Presidente
Sotero Marasti
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Lama Mocogno 17/03/20
<pSÙGHI e FIÓR ED ZÓCA FRĖT
Eilàaa… Bongióren! O bonasìra, sl’è già basôra. Pomeriggio, per gli uomini “in lingua”.
Badê mò…(fate attenzione…) Mè-a-sùn-àl-prémm a dir… (io sono il primo a dire…) che
considerèr una “specialitê gastronomica” ùn piàt ed sùghi, àgh vól dla ghégna! Anch se càl
marmelatèini in scàtla chi fan àl dè d’incô (mousse, mè-a-cràdd ch’i-li-ciàmen…) e che pò, sèimper
secànd mè, i farénn prémma a dìregh gelatina, àl prévv sembrèr un quèl elegànt, esteròfil… Seh! I
sùghi Ùn piàt d’óvva sgualzìda e impastèda cùn dla farèina… Mo-va-là… mousse … Beh… fa
gnìnt, às sàmm capî c’a descuràmm di sùghi e-i servìven a cavèr la fam quànd in dla panarèina
agh’éra armès sól soquànt (alcuni) grustèin dur come i sàss… ( … “ panem nostrum quotidianum
da nobis hodie” …).
Ma si badi bene. Non era così facile per noi ragazzi avere in omaggio questo bumbòun. La
materia prima si chiamava uva e questa era di proprietà del “padrone” e/o del contadino. Per i figli
di camarànt o dei tanti ragazzi dei cortili o del “paese”, l’unica proprietà era quella contenibile in
sèin e cioè nel seno o spazio fra la pelle dello stomaco e la canottiera o vecchia maglietta rattoppata.
Semprechè dietro qualche albero o siepe non fosse sbucato il contadino urlando il classico “dèi-
al’óvva… dèi a-l’óvva…” accompagnato dal fischiante vincastro (e cioè la stròpla: ramo di salice o
olmo defogliati) per evitare il quale, il più delle volte, abbandonavi nella fuga gran parte della
refurtiva.. Ecco spiegato, con vocabolo “sessantottino”, l’acquisto proletario nonché la funzione
SÙGHI
Cùn àl màst di gran schizê,
la metê àl và buî
mèint’r’in cl’eter, bèin mezsdê,
dla farèina-agh zuntarî.
Po’, fât cóser tótt-insàmm,
in di piât i vinen méss
per magnèri quànd-a-vlàmm
(a chi’gh pièsen, às capéss…)
TRADUZIONE
Dopo una salsa preparata (preparèda) con un po' di noce moscata (nosa
muschèda), olio (oli), sale (sel), uova (Uv), e farina (farèina) ben mesco-
lati (smes'ce amôd) in una terrina (terèina), vino (vèin) e pepe (péver);
tu devi metterci (tè-te-gh màt) quei fiori maschi che produce la pianta
degli zucchetti (chi fibr màs'c c'afà-i zucàt). Olio (oli), dentro la padella
(la padèla) ed una cosa certamente buona ed altrettanto bella (bèla), fatta
di fiori gialli fritti e croccanti (crocànt) andrà in tavola per tutti quanti
(tot quànt).
* * * * * * * * * * * * *
Mo in dàl tìtol a ghè scrétt, dop ai SUGH, “ e FIÓR ED ZÓCA FRĖT”. Quàst perchè in dàl lébber
“Magnér in dialàt” quisti-chè egli-èin do rizèt, dô specialitê e… èl-m’èin sembredi trop curti per
màtterli isolèdi…E-achsè a-m’è-gnû in mèint Mike Bongiorno e àl sô zógh “Lascia o raddoppia?”.
E alóra, mè,… aiò ardupiê!
E quindi, sèinza tanti bal, a ve scrévv
FIÓR ED ZÓCA FRĖT
Dôp ‘na sèlsa preparèda
cùn-un pô ‘d nósa muschèda,
oli, sel,ov e farèina
smes’cê-amód in ‘na terèina,
vèin e péver; tè-te’gh màt
chi fiór mas’c c’a fa-i-zucàt.
Oli dèint’r in dla padèla
e ‘na cosa bòuna-e-bèla
fâta ‘d fiór frét e crocànt
l’andrà-in tèvla per tót quànt.
TRADUZIONE
Il mosto dei chicchi (gran) gualciti (schizê), una metà viene bollito
(buî) mentre nell'altro (in cl'eter), ben mescolato (bèin mezsdê), dovrete
aggiungere (agh zuntarî) della farina. Quindi farete cuocere il tutto
insieme (tot insàm), travasandolo nei piatti (in di piât i vinen més) per
mangiarli (per magneri) quando volete (a vlàm) e a quanti piacciono,
s'intende (às capés).
Sèinza però c’àm la spetéss, Piròun àl vól dir la sô.
Scusa, Momo… Scusa… Quànd tè tê scrétt c’àl lébber chè àn gh’éra menga, ed sicùr, i
zucàtt dàl-dè-d’incô… Te-da-stèr-a-savér (devi sapere) che l’èter gióren (giorno addietro),
Armandèin àl-m’à purtê a fer vàdder i ort che àl Cumùn l’à dê in afétt, gratis, a-i-pensionê. Mè-a-
sun ed bàcca bòuna… t’àl sê… mo… lè, a t’al zùr, am sun spavintê… Dedrê da ‘na sìa ed pandòr,
àm s’è presentê… atachê… in spicajòun come s’i fóssen di salàm langh un meter, una batèria ed
pistòli ed móll… Beh: iéren zucàtt! Ànch àl culór… Zaltèin-marunzèin… insàmma: culór chèrna…
e… e… mè a sun in imbaràz… E… aiò pensê che la poesia di fiór mas’c di zucàtt… Insàmma…Mè-
a-t-l’ò-détt… Ecco… …